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Ok a Imu, Tasi e Tari: ma a tenere banco è “Enel Sole”

Centrodestra e 5 Stelle chiedono chiarimenti alla giunta che al momento non commenta in aula. Assente l'assessore Cisini. Lucia Carella (Pd) entra in consiglio

Gli ordini del giorno riguardavano Imu, Tasi e Tari – che hanno visto la maggioranza in modo compatto approvare i regolamenti per il 2016 -, ma la discussione in consiglio comunale si è accesa solamente sul bando per l’illuminazione pubblica. Centrodestra e 5 Stelle hanno chiesto chiarimenti alla giunta dopo aver letto i giornali nei scorsi giorni: lo scontro tra lealisti della giunta – a favore della proposta dell’assessore Cisini di dare prelazione a Enel Sole – e dissidenti, pronti ad assecondare la volontà di Federico Sichel di presentare altre offerte. E proprio Sichel ha avuto un confronto a porte chiuse con il sindaco Dosi per discutere della questione.

«Ci sono fringuelli – ha esordito nelle comunicazioni Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) - che fanno filtrare le notizie ai giornali, magari avendo interessi nelle aziende coinvolte. Forse è il caso di parlarne in consiglio comunale. Il tema è delicato. C’è un contratto biennale che non mi dà l’idea di essere un servizio, ma penso che sia un contratto frutto di trattativa privata. Si rischia di avere non un Comune, ma un’associazione a delinquere. Il Comune avrebbe dovuto convocare un professionista esterno per fare la gara, o dire agli uffici di indire la gara. È evidente che se andiamo sul “project financing” il primo che lo presenta vince. Su questa materia ci devono essere delle comunicazioni del sindaco e dell’assessore Cisini al riguardo. Perché si convoca una commissione, slitta perché viene a mancare il numero legale, e poi non viene più recuperata. Chiedo di presentarci con delle slides in questa sede la proposta di Enel». L’assessore Giorgio Cisini – chiamato in causa da Foti – risultava però assente per motivi di salute.

Andrea Gabbiani (Movimento 5 Stelle) ha espresso solidarietà per i quattro agenti della Polizia Municipale rimasti feriti la scorsa settimana durante un controllo. «Imbarazzante l’esposizione di Cisini – ha poi aggiunto - durante la commissione sull’illuminazione pubblica. Non c’è un problema tecnico, ma politico. Cisini non parla con la sua maggioranza. Mi rendo conto che siete in campagna elettorale, che ci sono dei mal di pancia e che molti di voi non verranno candidati. Ma non si può rovinare il lavoro di un’Amministrazione nei confronti di una città per questi motivi. Spero che i lavori vadano avanti». Marco Tassi (Pdl) ha ricordato la promessa di Dosi di chiedere con la prefettura l’aiuto dell’esercito, anche alla luce dell’episodio violento accaduto all’autista Seta. «Vorrei che si facesse luce – ha poi chiesto approfondimenti sulla vicenda Enel – su quanto scrivono i giornali: è vero che c’è qualche assessore che si vuole dimettere? E chi è della giunta che vuole andare in Procura?».

Il leghista Massimo Polledri ha chiesto al sindaco di mettere mano in fretta al regolamento comunale sulle slot machines, dopo che la Regione ha approvato una sua legge al riguardo. Polledri teme che il centrosinistra abbia ricevuto pressioni da parte di lobbies. Mirta Quagliaroli (M5s) è tornata sulla visita dei consiglieri comunali al Vittorio Emanuele, gestito da Asp “Città di Piacenza”. Il capogruppo 5 stelle durante la commissione ha avuto un battibecco con l’assessore al welfare Stefano Cugini. Il primo sostiene che l’accreditamento al pubblico sia temporaneo, una sorta di “sperimentazione”, da confermare nel prossimo futuro. L’assessore ha invece ricordato da par suo che la re-internalizzazione dei servizi del Vittorio Emanuele è ormai definitiva e di competenza della giunta. «Le delibere si applicano - ha dichiarato la grillina - non si interpretano. Era stato un emendamento di Daniel Negri del Pd a parlare di questa ipotesi. Ci prendete in giro: il sindaco ad aprile – ad un anno dal cambio di gestione – ci dica cosa intende fare».

Anche Carlo Pallavicini (Sinistra per Piacenza) ha detto la sua sull’illuminazione pubblica. «E’ un problema ostico per l’amministrazione. Faccio un appello a tutti: ragionate. Nelle maggioranze del passato si informavano i consiglieri e si ascoltavano tutte le componenti. Avevo detto più volte di ascoltare i componenti, ma c’è stata una trasformazione del Pd a livello nazionale e locale. Da un partito è diventato un gruppo economico». Pallavicini ha inoltre segnalato la presenza di topi in via San Bartolomeo.

Dopo le schermaglie sul caso Enel – a cui non è seguita alcuna replica da parte di sindaco, giunta e Pd, alle prese con interminabili conciliaboli fuori e dentro dall’aula – si è passati a discutere gli ordini del giorno. I dati già diffusi nei giorni scorsi sono stati vagliati dall’aula. «Dal 2008 al 2015 – ha spiegato Massimo Polledri (Lega Nord) - le entrate tributarie complessive provenienti da Imu, Tasi e Irpef sono aumentate di 40 milioni di euro. I trasferimenti dello Stato diminuiti da 20 milioni di euro». L’assessore al bilancio Luigi Gazzola ha ricordato l’impegno del Comune per abbassare le tasse – quando possibile –. L’Imu ha visto il solo voto contrario di centrodestra e 5 Stelle, con l’astensione di Pallavicini.

Anche le norme e tariffe della Tasi sono passate senza particolari polemiche. «Qui dite “meno tasse per i cittadini” – ha rilevato Foti - ma i servizi sono per caso rimasti uguali? E ciò che offre l’Amministrazione è lo stesso di prima? O forse si sta diventando sempre di più come le Province, ormai enti inutili? Purtroppo i comuni virtuosi sono più martoriati rispetto a quelli scialaquatori».  Gazzola si è detto d’accordo su alcuni punti espressi da Foti. «È facile dire di dimetterci. Siamo in una situazione di crisi, dobbiamo adottare delle misure che consentano di superare questo momento. Non ci piacciono ma sono necessarie. E sapete che le regole le rispettiamo, non sforiamo patti e vincoli che penalizzerebbero i cittadini». Contrari al provvedimento ancora 5 Stelle, Centrodestra e Pallavicini.

Gazzola, sul capitolo Tari – anche qua voto contrario di centrodestra e 5 Stelle - ha rimarcato l’impegno per la lotta all’evasione e ai “furbetti”, oltre a sottolineare l’esonero – per una cifra totale di 50mila euro - dei tributi per i cittadini di Roncaglia colpiti dall’alluvione dello scorso 14 settembre. «Purtroppo Atersir continua a prorogare il servizio di gestione dei rifiuti – ha commentato ancora Foti - a Iren da anni». Il capogruppo pentastellato Quagliaroli ha criticato il Comune per la gestione dei servizi. «La gara sui rifiuti per Iren la fate su misura». In un emendamento Polledri ha chiesto una “riduzione del 10% della Tari per le famiglie con 5 componenti, residenti da almeno 5 anni nel territorio comunale”. Il provvedimento proposto era volto ad “agevolare le famiglie numerose”. «Incide – ha replicato Gazzola - sul bilancio. Siamo in una fase del bilancio in cui le risorse a disposizione non sono chiare. Così facendo rischierei di togliere forse 50mila euro di risorse e sarebbe un atto incauto. Non escludo del tutto questa possibilità, riparliamo di questa eventualità in sede di bilancio. Ora la prudenza mi suggerisce di non dare parere favorevole». La proposta di Polledri ha raccolto solamente i voti favorevoli del centrodestra. Polledri si è visto accogliere all’unanimità un ordine del giorno che rafforzava la volontà di mantenere invariate le tasse per i cittadini. «Il Comune – si legge nel documento – deve avviare ogni iniziativa al fine di consentire di mantenere invariate le aliquote».  

Il consiglio comunale ha ufficialmente visto decadere Marco Pascai del Pd, sostituito con Lucia Carella. «Saluto Pascai – ha detto il capogruppo Pd Claudio Ferrari -, in quanto il suo incarico sindacale prevede l’incompatibilità con il ruolo di consigliere. È bello che ci siano queste restrizioni sugli incarichi. Ne approfitto per accogliere Lucia Carella in consiglio, che aumenta il numero di donne di questa aula».

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