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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Rete telefonica e internet, Rancan: «Montagna isolata e discriminata. Basta proclami, avanti con installazione di tralicci»

E' quanto chiede alla Giunta regionale il capogruppo della Lega ER, Matteo Rancan attraverso un'interrogazione di cui è primo firmatario e presentata da tutto il Gruppo Lega Salvini Emilia-Romagna

«Per quanto tempo ancora le zone di montagna dovranno attendere per essere servite da copertura telefonica e internet? Non bastano i proclami. La Regione deve fare presto vista la quantità di disservizi che si trovano a fronteggiare i residenti». E' quanto chiede alla Giunta regionale il capogruppo della Lega ER, Matteo Rancan attraverso un'interrogazione di cui è primo firmatario e presentata da tutto il Gruppo Lega Salvini Emilia-Romagna.

«In data 12 settembre 2020 è stato presentato nella frazione di Vezzolacca, comune di Vernasca (Piacenza) il progetto di copertura della telefonia cellulare in montagna per collegare diciassette Comuni dell’Appennino, realizzato dalla Regione dopo innumerevoli segnalazioni effettuate dai cittadini nel corso degli ultimi anni e inascoltate sollecitazioni ad intervenire da parte dell’Opposizione» si legge nell'atto ispettivo. «L’obiettivo di questo lodevole progetto è contrastare il divario digitale, in modo da offrire migliori connessioni ai cittadini residenti e rafforzare l’attrattività produttiva e turistica dei Comuni montani».

Oltre al traliccio di Vezzolacca, il piano regionale toccherà altre sedici località appenniniche in sette diverse province: nel piacentino, oltre a Vernasca, Farini, Piozzano, Bettola e Morfasso; uno nel parmense a Tornolo; quattro nel modenese (Fiumalbo, Frassinoro, Fanano e Sestola) uno nella provincia di Forlì-Cesena a Tredozio; quattro nel bolognese (Monte San Pietro, Lizzano in Belvedere, Castiglione dei Pepoli e Castel d’Aiano); uno nel reggiano a Viano e, infine, uno nel ravennate (Riolo Terme).

L'operazione è stata finanziata con oltre di un milione e centomila di euro e ulteriori 5oomila euro sono stati stanziati in assestamento di bilancio 2021 per implementare la rete telefonica nelle aree ancora scoperte. 

A settembre l'assessore regionale alla Montagna Barbara Lori, durante l'inaugurazione del primo traliccio del piano regionale aveva annunciato: “Nelle prossime settimane si concluderanno i lavori per l'attivazione di altri sedici tralicci che consentiranno di potenziare la rete di telefonia mobile nelle “aree bianche’ di montagna". Eppure, evidenziano i leghisti, da allora nulla è cambiato.

«Nonostante la presentazione del progetto e gli annunci della Giunta regionale, sono innumerevoli le segnalazioni di cittadini che continuano a registrare disagi causati dalla mancanza di copertura telefonica. Occorre accelerare i tempi di installazione dei nuovi ripetitori e risolvere concretamente il problema collegato alla mancanza di rete telefonica. Non bastano più vaghe affermazioni in merito alle tempistiche di conclusione dei lavori» spiegano. 

«La linea telefonica rappresenta un bene fondamentale sia a livello sociale che lavorativo. Lo dimostra il fatto che la mancata copertura di rete mobile e/o la presenza di un segnale debole equivale a un fattore discriminante per le attività economiche presenti sul territorio e per le comunicazioni personali dei cittadini, soprattutto durante le situazioni di emergenza» concludono.

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