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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Bobbio

«Una terza occasione per finanziare i carotaggi nell’area delle terme»

Ricerca acque termali sotto San Martino (Bobbio), il comitato chiede ai sindaci dell’Unione di attivarsi

«Lo scorso 15 marzo la Regione ha approvato il Piano Triennale Montagna. Senza dubbio l’Unione Montana val Trebbia e Luretta ne è venuta a conoscenza: è uno strumento di finanziamento consistente, dedicato ai comuni dell’Appennino e tra questi è specificamente inserita anche l’Unione Montana val Trebbia e Luretta. I finanziamenti sono subordinati alla presentazione di un progetto di pubblica utilità e la scadenza, a due mesi dalla pubblicazione, è in questi giorni». Per il Comitato Terme e val Trebbia – che interviene in una nota – questa è sembrata una buona occasione per completare finalmente i carotaggi sul terreno di San Martino e «confermare la presenza di acque termali: per questo ne abbiamo inviato copia al presidente e ai sindaci dell’Unione chiedendo loro se intendono utilizzare questo strumento per concludere l’indagine». «Come è noto, son passati tre anni dai primi risultati dell’indagine geologica del 2018, alla ricerca di acque termali mancano sempre 2 carotaggi, al costo di 20 mila euro. Non è una cifra proibitiva e per quanto riguarda il progetto di pubblica utilità nessun dubbio che sia di pubblica utilità un punto prelievo di acqua termale in una provincia che non ne ha. Tutte le province della Regione hanno punti termali, tranne Piacenza. L’utilità sanitaria ed economica per la val Trebbia e non solo è evidente e non va certo dimostrata ad amministratori favorevoli alla valorizzazione delle risorse. Così si sono espressi a più riprese i candidati sindaci negli incontri pre-elettorali del maggio 2019 e gennaio 2020, organizzati dal Comitato Terme. Intende l’Unione utilizzare questo strumento? Sarebbe la terza occasione di finanziamento. Le prime due sono state sprecate. Nel settembre 2019 l’Unione ha presentato richiesta fondi, ai sensi del bando geositi 2020, però la domanda non è andata a buon fine, è stata dimenticata in un cassetto. Succede anche questo. L’anno successivo, nell’ottobre 2020, l’Unione ha presentato un’altra volta richiesta fondi, ai sensi bando geositi 2021. La domanda era però nei minimi termini e non ha raggiunto il punteggio necessario per accedere ai fondi. Seconda occasione sprecata. Eppure presidente e sindaci dell’Unione han votato all’unanimità la delibera 37, cioè la volontà di effettuare i carotaggi. Alla condizione di aver i fondi dalla regione. Quindi la Regione mette a disposizione fondi, l’Unione inoltra domande, in modo necessario, ma non sufficiente per ottenerli».

«Nell’incontro on line del 13 gennaio 2021 tra Unione e Comitato Terme e val Trebbia, la volontà di fare i carotaggi è stata confermata. Inoltre, poichè il terreno all’asta è stato acquistato, è stata accolta la proposta del sindaco Castelli di chiedere al proprietario il permesso di eseguire i carotaggi. Un gesto di riguardo, dato che nulla osta ad accertamenti di pubblica utilità. A conclusione, l’Unione si impegnava a cercare ulteriori strumenti di finanziamento. Ora il Comitato Terme da mesi ha chiesto un incontro di verifica sui problemi rimasti aperti: carotaggi, destinazione d’uso di San Martino, e per sapere se è stata inoltrata al proprietario di San Martino la richiesta di permesso. Ad oggi nessuna attenzione. Sicuramente il presidente Pasquali e sindaci dell’Unione hanno problemi complessi di cui occuparsi. Questo è un problema piccolo, a basso costo, di pubblica utilità su cui nessuno, amministratori e cittadini, si dice contrario, ma che ciò nonostante si trascina da anni. I carotaggi su San Martino fermi a metà sono stati oggetto di 2 interrogazioni regionali, di anni di incontri, lettere, telefonate e solleciti. Se occorre farne altrettanti per arrivare ai carotaggi, l’associazione Comitato Terme e val Trebbia è pronta. L’Unione ha votato la conclusione della ricerca su San Martino con la delibera 37 e poi nel 2019 e nel 2020 ha sprecato due occasioni di finanziamento. C’è una coerenza? Anche questa terza occasione, il Piano Triennale Montagna, subirà la stessa sorte?».

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