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La sperimentazione / Stradone Farnese / Piazza Sant'Antonino

Varco Ztl di via Giordani, dal 15 gennaio telecamere accese mezz'ora dopo

Una misura che potrà contribuire a rendere più scorrevole il flusso di traffico nella zona che in quella fascia oraria è particolarmente intenso nei pressi della scuola Giordani

Sarà operativa dal 15 gennaio prossimo – restando in vigore con monitoraggio costante sino al mese di giugno – la sperimentazione che posticiperà di mezz’ora (alle 8.30, rispetto al termine attuale delle 8 del mattino) l’attivazione del varco Ztl di via Giordani, verso piazza Sant’Antonino. Una misura che potrà contribuire a rendere più scorrevole il flusso di traffico nella zona, che in quella fascia oraria è particolarmente intenso nei pressi della scuola Giordani.

Ad oggi, dalle 8 in avanti, i veicoli non autorizzati all’ingresso in Ztl devono necessariamente svoltare in via San Siro, con uscita obbligata su via Santa Franca o via San Vincenzo, sede della media Nicolini, per poi reimmettersi sullo stradone Farnese: si generano così blocchi e intasamenti lungo una delle arterie di scorrimento più importanti della città, anche perché chi si dirige verso piazzale Libertà deve effettuare un attraversamento di corsia. «Ben consapevoli di questa situazione – sottolinea l’assessore Matteo Bongiorni – abbiamo individuato via Scalabrini come alternativa che consenta un più agile e diversificato deflusso del traffico, quantomeno per chi deve tornare verso Barriera Roma. Di qui la decisione, temporanea e soggetta a verifiche capillari, di ritardare alle 8.30 la chiusura del varco di via Giordani – via San Siro: una sperimentazione che porteremo avanti sino alla fine dell’anno scolastico, termine oltre il quale valuteremo se confermarla, correggerla o ripristinare le condizioni oggi in essere».

«Mi preme chiarire un aspetto – aggiunge Bongiorni – perché questo provvedimento può facilmente apparire in contrasto con altre iniziative che abbiamo adottato, ad esempio la chiusura di alcune vie, in altri quartieri, nelle fasce di ingresso e uscita da scuola. L’obiettivo prioritario resta senz’altro quello di favorire la mobilità dolce e la scelta di mezzi ecologici o sostenibili, ma dobbiamo confrontarci anche con la realtà e con le esigenze dei cittadini, di tante famiglie in primo luogo, cercando innanzitutto di ridurre o minimizzare l’impatto, in termini di emissioni, che il traffico può avere laddove le auto restano a lungo ferme in coda. Di qui il tentativo di sgravare via Giordani, via San Siro e via San Vincenzo introducendo l’alternativa di via Scalabrini; così come, per fare un altro esempio, la riduzione dei tempi di funzionamento del semaforo all’incrocio tra via Veneto e via Don Minzoni, che viene disattivato in concomitanza con l’ingresso alla vicina scuola, con evidenti benefici per una viabilità più scorrevole».

«Altre misure analoghe – anticipa l’assessore – sono allo studio nei pressi della scuola Pezzani in via Emmanueli e della piscina Raffalda in via Casella. Il tutto nel quadro di un Piano urbano del Traffico che deve rispondere a una visione d’insieme: questo aggiornamento è un lavoro complesso e impegnativo, che investirà buona parte del 2024, ma ci permetterà finalmente di attualizzare il Put esistente, che risale al 2009 e oggi più che mai, in uno scenario completamente diverso da allora, richiede risposte e soluzioni nuove».

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