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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Caso Tnt, «Nessun lavoratore che ha protestato verrà licenziato»

Caso Tnt in Prefettura. Si è concluso il vertice tra le parti: è stato raggiunto un accordo. «Chi ha protestato non verrà licenziato»

Nella mattinata odierna si è svolto in Prefettura un incontro, richiesto dal Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti dr. Bartolomeo Giachino, volto ad analizzare e dirimere le problematiche sorte presso il deposito di Piacenza della società “TNT” a seguito della proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori del consorzio GESCO impiegati presso il magazzino.

Alla riunione, presieduta dal Vice Prefetto Vicario dr. Elio Faillaci, sono intervenuti il Sottosegretario Giachino, i vertici delle Forze dell’Ordine ed i rappresentanti della Regione Emilia-Romagna, dell’Amministrazione comunale e provinciale di Piacenza, della locale Direzione Provinciale del Lavoro, della TNT, del consorzio GESCO, delle OO.SS. CGIL, CISL, UIL e SI.COBAS.

Nell’incontro odierno, che costituisce una ulteriore tappa del percorso di mediazione intrapreso dalla Prefettura in ordine alla vicenda in oggetto e culminato lunedì scorso nella sospensione del proclamato stato di agitazione, le parti hanno ribadito ulteriormente la volontà di addivenire ad una risoluzione delle problematiche sopra evidenziate, riaffermando il ruolo strategico svolto dalla Prefettura in tale mediazione di lavoro. E’ stato concordato di incontrarsi al tavolo delle trattative sindacali mercoledì 27 luglio prossimo per un confronto tra le parti volto a perfezionare gli aspetti riguardanti l’organizzazione del lavoro.

Quindi, i lavoratori che hanno protestato in questi giorni non saranno licenziati ma saranno reintegrati al lavoro. Saranno assunti con contratti non atipici, verranno effettuate verifiche e iniziative sulla sicurezza e gli importi economici degli istituti contrattuali maturati verranno dati ogni mese. La Gesco Nord ha poi ribadito che confermerà gli attuali livelli occupazionali presso lo stabilimento piacentino.

Così Aldo Milani (sindacato Si.Cobas): «Ci sono tutti i presupposti per risolvere la questione, ma andremo fino in fondo. Mercoledì prossimo sarà davvero il giorno decisivo. Ci teniamo a sottolineare che il sistema delle buste paga "false" non riguarda solo Gesco e Tnt nello specifico, è un sistema che purtroppo è diffuso. E noi siamo decisi a combatterlo».

Lavoratori della Tnt davanti alla Prefettura

 

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