Intimo al Municipale, Trespidi: «Chi ha autorizzato?». Giardino: «Polemica stucchevole»
Il consigliere di “Liberi”: «Il sindaco Barbieri e il capo di gabinetto Avanzi sono presidente e direttore della Fondazione Teatri, chi ha messo la firma su questa iniziativa?». Per il consigliere del Misto non esiste un caso: «Il corpo umano non è volgare»
La pubblicità di intimo al Teatro Municipale tiene banco. Numerosi sono i commenti arrivati sull’argomento alla redazione de “IlPiacenza.it”. Tra questi anche gli interventi di due consiglieri comunali, che riflettono le due correnti di pensiero. «Sono allibito – spiega Massimo Trespidi, consigliere di “Liberi” – perché l’Amministrazione non sapeva nulla di questa iniziativa. Il presidente della Fondazione Teatri è il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri. Il direttore della Fondazione Teatri, è il capo di gabinetto del sindaco, Vittoria Avanzi. E mi risulta che una volta alla settimana si rechi alla Fondazione. Mi suona strano e mi fa preoccupare sapere che l’Amministrazione è venuta a conoscenza della cosa solo a foto già scattate. Chi li ha autorizzati a fare lo spot? Chi ha messo la firma su questa iniziativa? Era a conoscenza dei contenuti di questa pubblicità? Sono le domande e le riflessioni che una vicenda del genere può suscitare». Trespidi aggiunge anche un’altra considerazione, meno politica. «Vedo che ormai sui social ognuno dice la sua e le valutazioni sul “bello” e il “brutto” sono talmente soggettive…Il buongusto vedo che è sparito. Ricordo solo che il Teatro Municipale è uno dei 18 teatri "di tradizione" d’Italia, e potrebbe ospitare qualcosa di più ambizioso che non una sfilata di mutande». «Comunque non si può cadere dalle nuove solo adesso, qualcuno avrà dato l’autorizzazione. Speriamo che le iniziative culturali per il 2020 abbiano un profilo un po’ più elevato, senza nulla togliere a chi lavora nel settore delle mutande».
Di diverso avviso, invece, il consigliere comunale del Gruppo Misto Michele Giardino. «Trovo stucchevoli - è il commento di Giardino - le polemiche sulla scelta di offrire il nostro Teatro Municipale come location per una campagna pubblicitaria di una linea di indumenti intimi. Il corpo umano è soggetto inesausto delle diverse pratiche artistiche. Senza esso non ci sarebbe l’arte stessa. Il corpo umano non è volgare. Il corpo umano è bello. Bolle a petto nudo è bellezza che danza. Corpi statuari di modelle e modelli in un teatro rappresentano bellezze naturali all'interno di una bellezza architettonica. Il fattore estetico come conditio sine qua non».