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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Villanova sull'Arda

«Villa Verdi non finisca in mani private», passa la risoluzione della Lega

Rancan: «Deve rimanere un bene di tutti, si faccia valere il diritto di prelazione sull’immobile». Molinari (Pd): «La Regione non verrà meno al suo ruolo»

«Le ultime volontà del Maestro vanno rispettate e onorate: pertanto occorre un'azione politica congiunta, per tutelare Villa Verdi, la casa museo del grande musicista situata a Villanova: acquisendola, restaurandola e gestendola in modo da renderla visitabile al pubblico». Lo ha detto questa mattina intervenendo in commissione Cultura il capogruppo in Regione e commissario Lega, Matteo Rancan, nell'ambito della discussione della risoluzione leghista (a firma dei consiglieri Fabio Rainieri, Matteo Rancan, Valentina Stragliati ed Emiliano Occhi), approvata con voto bipartisan (con la sola astensione di Fratelli d'Italia) e volta a impegnare la Giunta ad assumere un ruolo significativo nel programma di rinascita di Villa Verdi, anche in accordo con tutte le forze politiche, gli enti locali del territorio e il Governo, affinché l'immobile venga acquistato, restaurato e gestito sì da assicurarne la fruibilità ai visitatori anche durante i tempi di esecuzione della vendita giudiziaria.

«Villa Verdi deve rimanere un bene di tutti. - ha sottolineato Rancan -, pertanto far valere il diritto di prelazione sull'immobile è imprescindibile, perché il rischio reale è che un magnate possa pensare di entrarne in possesso e farne un uso diverso e privato. Peraltro il testamento del Maestro parla chiara: le sue ultime volontà indicavano agli eredi e agli aventi causa “di mantenere casa e giardino nello stato in cui si trovano”. Da qui l'imperativo morale di tutelarla come bene pubblico e di tutti».

«A maggior ragione considerando come la casa del Maestro sorga nel cuore di un territorio a forte vocazione verdiana, fulcro della cultura emiliana: pertanto, perderla rappresenterebbe una sconfitta enorme che dobbiamo assolutamente scongiurare. Da qui la nostra risoluzione volta non solo a salvare la casa del Maestro, quanto a valorizzarla come museo (idoneo anche ad ospitare rassegne ed eventi) e centro culturale simbolo di un intero territorio», ha concluso il capogruppo leghista.

Il consigliere Gian Luigi Molinari (Partito Democratico) precisa che «la Regione non è mai venuta meno al suo ruolo di coordinamento istituzionale territoriale, nonché a quello di concertazione, che oggi può essere rafforzato, alla luce degli ultimi eventi - la notizia della chiusura al pubblico, prevista a partire dal giorno 31 del corrente mese - con la convocazione di un tavolo tecnico istituzionale al fine di individuare soluzioni condivise con gli Enti locali e lo Stato, per mantenere fruibile al pubblico l’immobile, qualora vi siano le condizioni di sicurezza, e per l’acquisizione, restauro e gestione».

«Abbiamo ascoltato gli impegni dell'assessore Felicori – ha detto anche Giancarlo Tagliaferri (Fd’I) - e siamo certi che passerà dalle belle parole agli altrettanti bei fatti, a partire dal far sì che il curatore ne permetta ancora la continuità d'uso come museo aperto al pubblico. Abbiamo, per tempo e in tempo reale appena saputo del rischio chiusura, sollevato il tema e chiesto alla Regione di intervenire. Ora vigileremo sul fatto che passata l'emozione del momento Villa Verdi non vada nel dimenticatoio. Vigileremo l'attività della Regione e siamo pronti al dialogo e nemmeno accetteremo dilazioni sui tempi. Villa Verdi è un patrimonio universale perché lo è Giuseppe Verdi».

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