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In montagna / Bettola

Dopo la Valdarda l’infermiera di comunità è arrivata anche in Alta Valnure

Da una settimana Mariarosa Calamari visita a domicilio tra Pontedellolio, Bettola, Farini e Ferriere: «Chiamano per una puntura, per una medicazione o una valutazione sulla terapia che stanno seguendo». Come funziona il nuovo servizio Ausl

Mariarosa Calamari è l'infermiera di comunità per l'Alta Valnure. Da una settimana lavora sul vasto territorio collinare e di montagna di Pontedellolio, Bettola, Farini e Ferriere . «Si tratta di una nuova figura - spiega la stessa professionista , intercettata in piazza Colombo a Bettola durante un banchetto informativo della sua attività - che opera all'interno della casa della comunità bettolese. Un ruolo che si aggiunge alle figure già esistenti in Ausl, dedicato agli over 65 residenti o domiciliati nelle zone di montagna. Mi occupo di fare da collante, captando i bisogni dei pazienti e per dirottarli nel modo giusto verso i servizi esistenti».

Insomma, l'infermiere di comunità si rivolge sia alle persone auto sufficienti, sia a quelle con problemi socio sanitari e alle loro famiglie, con l'obiettivo di promuovere salute e supporto nella gestione di malattie croniche. Inoltre, progetta insieme agli altri professionisti del territorio interessato percorsi di miglioramento degli stili di vita. «Dopo il Covid - riflette Calamari - si è pensato che gli anziani che vivono isolati, in zone rurali, per certe patologie possono essere curati meglio a domicilio, senza la necessità di una loro ospedalizzazione».

In una settimana Calamari, che vive a Bettola, ha già svolto dieci interventi, il più lontano nella zona di Centenaro di Ferriere. In questi primi giorni di “sperimentazione” con chi ha avuto a che fare? «Persone che, ad esempio, avevano la necessità di una valutazione su una terapia dopo un ricovero ospedaliero o che chiedono aiuto per iniezioni di insulina e medicazioni».

Intanto l'infermiera di comunità butta un occhio alla situazione dei pazienti che telefonano e, perché no, rappresenta magari l'unica interazione giornaliera per un anziano che vive chiuso in casa in una frazione isolata della montagna valnurese.

Gli utenti possono telefonare ai numeri di telefono ( 0523.404406 e 342.3485309), dal lunedì al venerdì (fino alle 15), per prenotare una visita a domicilio. Altrimenti l'infermiera di comunità è presente nei seguenti luoghi:

  • Ponte dell'Olio, Poliambulatori Pubblica assistenza Val Nure, venerdì dalle 9.30 alle 11
  • Bettola, Casa della salute e della comunità, via De Amicis 1/A, lunedì dalle 9 alle 12
  • Farini, ufficio comunale di Servizio sociale, piazza Marconi 10, mercoledì dalle 9 alle 10.30
  • Ferriere, studio medico di continuità assistenziale, piazza delle miniere 2, mercoledì dalle 11 alle 12.30.

IL SERVIZIO OPERATIVO DA AGOSTO IN ALTA VALDARDA

Ad affiancarla durante il banchetto informativo una delle due infermiere di comunità che è operativa da due mesi in Alta Valdarda. Marina Faimali , di Rustigazzo, lavora su Morfasso e Vernasca (insieme a Vanda Molinari), partendo da Lugagnano. «Da agosto è operativo questo servizio, dopo un progetto intitolato “Montagna solidale”». L'intervento più lontano da Lugagnano? «A Casali di Morfasso».

Qualche esempio della vostra attività in Valdarda? «In una frazione di Morfasso - spiega Faimali - mi sono occupata di una coppia di coniugi dimessi dall'ospedale di Piacenza. Con la telemedicina devono inviare ogni settimana i loro dati sanitari, ma si sono trovati in difficoltà. Dopo quattro visite a casa e relative istruzioni, sono diventati autonomi». «Poi ho avuto a che fare con un paziente diabetico che vive in una frazione isolata, senza avere vicino i familiari. Non si  faceva visitare faceva da tempo, lo abbiamo incanalato in un percorso, ora ha una nuova terapia di insulina. Purtroppo, inizialmente, non riusciva ad occuparsi dell'iniezione settimanale. Dopo qualche tempo, ce l'ha fatta».

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