Chiuderà Villa Verdi a Sant'Agata. Tagliaferri (Fd'I): «Salvarla»
Domenica 30 ottobre sarà l'ultimo giorno di apertura del museo. Fine di una battaglia legale tra fratelli per l'eredità che deve essere divisa in parti uguali. Nessuno è però in grado di rilevare le quote dell'altro
Il museo-abitazione di Giuseppe Verdi a Sant'Agata di Villanova chiuderà i battenti e Angiolo Carrara Verdi sarà sfrattato dalla Villa del Maestro dopo una battaglia legale tra fratelli che va avanti da vent'anni. Lo riporta l'agenzia Ansa. Domenica 30 ottobre sarà l'ultimo giorno di apertura del museo. La Corte di Cassazione ha stabilito che che l'eredità di Alberto Carrara Verdi, scomparso nel 2001, deve essere divisa tra i figli in parti uguali (Maria Mercedes, Ludovica, Angiolo ed Emanuela, quest'ultima deceduta nel 2020). Dato che nessuno è però in grado di rilevare le quote dell'altro, Villa Verdi è destinata alla vendita. "Devo lasciare l'abitazione dove sono tornato a vivere con la mia famiglia dal 2010 e che ho tutelato e salvaguardato per anni, il luogo dove ho trascorso praticamente 53 anni della mia vita", sono le dichiarazioni di Angiolo Carrara Verdi riportate dall'Ansa. "Per me villa e museo non sono mai state due entità separate. E dato che non posso più abitare a Sant'Agata, non posso nemmeno più occuparmi del museo. Liquiderò la società".
Così si chiede di "salvare il Museo Giuseppe Verdi". Il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d'Italia), in un'interrogazione chiede di sapere "se e come la Regione, grazie alla nuova legge regionale sulle “Case e studi degli illustri dell’Emilia-Romagna” intenda sostenere l’apertura del museo in attesa della definizione del futuro della villa e come intenda attivarsi affinché Villa Verdi e il suo museo non cadano nel dimenticatoio".
