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«Fermiamo l’incontrollata espansione logistica», la petizione online diretta alla Provincia

A lanciarla nelle ultime ore sulla piattaforma change.org il Comitato Regina di Gossolengo: «Esistono già i poli logistici e qui si dovrebbe fermare questo assalto ai piccoli comuni»

«Fermiamo l’incontrollata espansione logistica». È il titolo della petizione on line lanciata nelle ultime ore dal Comitato Regina sulla piattaforma change.org. Ad annunciare l’iniziativa del comitato, sorto per opporsi all’ipotesi di realizzazione di un insediamento di 150mila metri quadri a Gossolengo – tra strada della Regina, strada Marchesana, via Morigi e la provinciale 28  -  e già promotore di una raccolta firme sul territorio, il segretario Alberto Bettinardi.

«Il recente intervento (progetto Eric) della regione Emilia-Romagna che ha rinnovato il protocollo di intesa intermodale fra gli hub regionali (fra cui Piacenza) mette in evidenza- scrive - un sistema di collaborazione fra le principali realtà che effettuano il trasporto intermodale (ferrovia più via terra) per una logistica evoluta e sostenibile. È da questi due termini che ci spinge a sottolineare come anche le autorità preposte si siano finalmente accorte di abbinare alla logistica i termini evoluta e sostenibile ciò è in evidente contrasto su ciò che invece sta venendo avanti a Piacenza e provincia soprattutto dove numerosi comuni si ostinano ad accettare o almeno a prendere in seria considerazione insediamenti logistici di grandi dimensioni in piccoli comuni che non hanno le caratteristiche per riceverle (vicinanza rete ferroviaria e autostradale) e che quindi non hanno nulla di evoluto e sostenibile soprattutto, ma al contrario snaturano il relativo territorio inadatto a tali insediamenti come da noi Comitato Regina più volte sottolineato».

«Qui a Gossolengo per ora tutto tace – sottolinea nella nota stampa - non si hanno notizie circa la risposta alle numerose osservazioni fatte al piano attuativo comunale né si sa qualcosa circa il pronunciamento della provincia sulla criticità evidente a tutti dell’insediamento logistico. Per questo motivo ci siamo organizzati per una raccolta online tramite la piattaforma change.org di adesioni a petizione stavolta alla provincia per mettere un freno ad una espansione fuori controllo del tutto innaturale e non sostenibile della logistica con danni irreparabili al territorio e alla qualità di vita della popolazione nonché ad un inevitabile aumento dell'inquinamento che ha raggiunto in questi giorni livelli insopportabili per la nostra salute. Ribadiamo due punti in particolare, l'occupazione eventualmente che ne nasce sarà di basso profilo ed estranea al territorio».

«Occorre invece mettere a sistema - aggiunge - ciò che di già rilevante quantitativamente esiste. Non siamo contrari per principio alla logistica in quanto ben sappiamo utilità che ha per la nuova evoluzione dell’e-commerce ma esiste altresì un limite non più sopportabile alle sue dimensioni e soprattutto alla lontananza di rete intermodale. In buona sostanza esistono già i poli logistici e qui si dovrebbe fermare questo assalto ai piccoli comuni». «Invitiamo quindi tutti i cittadini di Piacenza e provincia - conclude - ad aderire alla nostra iniziativa firmando la petizione alla provincia sulla piattaforma change.org».

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