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Il taglio del nastro

Colombini e Respighi, lezioni al via per 36 classi anche nell’area di viale Malta

Inaugurati i moduli didattici: intervento da oltre 2 milioni di euro. Per i lavori di adeguamento antisismico dei due licei messi a disposizione dalla Provincia in totale 9,9 milioni di euro

La Provincia di Piacenza ha presentato oggi, nell’area demaniale attigua al parcheggio di viale Malta, i moduli didattici temporanei che accoglieranno in 36 classi dei licei “Colombini” e “Respighi” fino alla conclusione (prevedibilmente a fine 2024) dei necessari interventi di adeguamento alle normative antisismiche nei due istituti.

La consegna dei moduli didattici segna il completamento dell’impegnativo percorso, che ha coinvolto le ultime Amministrazioni provinciali, finalizzato a contemperare - in un’ottica di costante confronto con i dirigenti scolastici - le esigenze di sicurezza con quelle di un confortevole svolgimento delle attività didattiche.

La spesa per i moduli (compresi i costi per gli interventi necessari alla loro posa) ammonta a oltre 2 milioni di euro, interamente stanziati dal bilancio della Provincia. Ad essi si aggiungono le risorse necessarie per i lavori di adeguamento alle normative antisismiche degli edifici sede principale dei due licei: 8,1 milioni di euro nel caso del Colombini, 1,8 milioni nel caso del Respighi. Su questo fronte il totale ammonta quindi a 9,9 milioni di euro: 2,9 finanziati dalla Provincia e il resto con risorse Pnrr.  

Il liceo Colombini trasferirà 16 classi, mentre il liceo Respighi ne trasferirà 20. Ciascun istituto dispone, oltre alle aule, di spazi per le attività istituzionali (segreterie, sale docenti, aule sostegno) e locali ristoro. Tutte le aule sono dotate di aria condizionata e riscaldamento, le finestre sono protette con zanzariere e gli ambienti sono opportunamente coibentati. Sono presenti anche i servizi igienici e i servizi dedicati alle persone diversamente abili. Le aule sono attrezzate con lavagne luminose interattive di ultima generazione e gli arredi (banchi, sedie, cattedre, accessori) sono stati acquistati nuovi e verranno poi riutilizzati nei rispettivi istituti una volta terminati i lavori antisismici. Le aule sono connesse con le reti WiFi delle due scuole, grazie ad un ponte radio che la Provincia ha predisposto in collaborazione con Lepida. Gli spazi sono protetti da un impianto di allarme connesso H24 con la centrale operativa delle forze dell’ordine.

All’interno dell’area sono state posate rastrelliere per le biciclette, per garantire l’accessibilità sostenibile. Nell’area esterna ai moduli sono state posate alberature (Quercus Robur – Farnie) posizionate in vasi, a scopo ornamentale, che saranno poi piantumate nell’area una volta dismessi i moduli didattici, che si prevede di utilizzare fino a dicembre 2024. In accordo con il Comune di Piacenza, la Provincia ha infatti predisposto un progetto di rimboschimento dell’area, che prevede la piantumazione di circa 1000 piante, incluse le Farnie che saranno recuperate dai vasi ornamentali.

In tema di accessibilità e mobilità, sempre in accordo con il Comune è stato predisposto un percorso pedonale, che tutti i fruitori dei moduli didattici potranno utilizzare in sicurezza, senza interferenze con i flussi veicolari che interessano l’area parcheggio di viale Malta. Sono stati predisposti inoltre parcheggi dedicati al personale dei due istituti, in adiacenza al parcheggio di viale Malta (fronte Quic – circa 60 stalli) e presso i moduli stessi (circa 20 stalli).

Gli interventi di adeguamento e miglioramento antisismico nelle scuole sono finanziati dal programma europeo Next Generation Eu (declinato in Italia nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni di fruibilità, accessibilità e sicurezza degli edifici scolastici, rendendoli sicuri in caso di evento sismico. La Provincia di Piacenza, responsabile per la manutenzione degli edifici scolastici superiori, ha accolto con entusiasmo la sfida lanciata dal Piano, redigendo i progetti e lanciando le procedure di gara per la realizzazione di opere che, una volta terminate, consegneranno alla comunità scuole all’avanguardia, dotate dei più elevati standard di sicurezza, patrimonio condiviso a favore delle generazioni future.

L'inaugurazione dei moduli didattici di Respighi e Colombini - IlPiacenza

I discorsi inaugurali, alla presenza di autorità civili, militari e delle forze dell’ordine, sono stati aperti e chiusi dagli interventi della presidente della Provincia di Piacenza Monica Patelli. «Le sedi di Colombini e Respighi, per la loro conformazione strutturale, comportavano il trasferimento di numerose classi durante l’intervento di adeguamento antisismico. Questa soluzione è un esempio virtuoso di come la sinergia tra Amministrazioni e istituzioni possa fornire risposte concrete nell’ottica del bene comune. Per questo occorre ringraziare Agenzia del Demanio (proprietaria dell’area dei moduli), Comune di Piacenza, Polo di Mantenimento Pesante Nord, Questura, istituti scolastici (a partire dalle dirigenti fino ai collaboratori scolastici) e fornitori. Tutti, insieme alla Provincia, hanno reso possibile un intervento importante che risponde alle prime esigenze di chi entra in una scuola: sicurezza e comfort».

La presidente Patelli ha elogiato professionalità e dedizione del personale tecnico della Provincia che, a vario titolo, ha collaborato all’intervento: Jonathan Monti (dirigente Servizio Edilizia e Servizi Tecnologici) e Angela Toscani (dirigente del Servizio Bilancio, Patrimonio e acquisti) insieme ad Andrea Addabbo, Matteo Bocchi, Fabio Campominosi, Pierluigi Carini, Nicola Cravedi, Roberto Dacrema, Andrea Draghi, Franco Federici, Antonio Mazzocchi, Franco Montanari, Andrea Tedaldi. Ha rivolto infine un ringraziamento al direttore generale e ai dirigenti, nonché un plauso al personale amministrativo che ha contribuito al successo del progetto.

Patrizia Calza, vicepresidente con delega a Edilizia scolastica, istruzione e diritto allo studio, ha sottolineato il fatto che «La Provincia ha valutato tutte le possibili ipotesi di ricollocazione: alcune sarebbero state più semplici da percorrere, ma si è deciso di favorire al massimo l’attività didattica e si è individuata come soluzione più idonea per gli elementi modulari l’area demaniale attigua al parcheggio di viale Malta, che è molto vicina sia al Colombini sia al Respighi ed è baricentrica rispetto ad entrambi. Sottolineo che ingresso e uscita dai moduli, circondati da una recinzione, non avvengono direttamente sull’area destinata a parcheggio, e che - in accordo con il Comune di Piacenza - è stato predisposto un percorso pedonale senza interferenze con i flussi veicolari: i ragazzi avranno quindi uno spazio protetto e potranno raggiungere in sicurezza i punti di smistamento e i mezzi pubblici. Sono stati infine predisposti parcheggi dedicati al personale dei due istituti. Questa era una sfida difficile che è stata vinta: la Provincia non sbaglia un colpo».

«Fin dall’inizio, come Amministrazione - ha ricordato la consigliera provinciale Paola Galvani - volevamo uno spazio adeguato e sicuro per le scuole. La preoccupazione iniziale ha lasciato spazio alla consapevolezza di un grande lavoro di squadra e, ora, ad un risultato che va al di sopra delle aspettative grazie a caratteristiche - climatizzazione compresa, che usualmente nelle scuole non c’è - e spazi confortevoli dei moduli didattici di viale Malta. Al netto di qualche disagio, con questo intervento otteniamo due obiettivi importanti: diamo il via a lavori necessari per la sicurezza di Colombini e Respighi e consentiamo uno svolgimento ottimale delle attività didattiche. Non solo: la Provincia ha predisposto un progetto di rimboschimento, con la piantumazione di circa mille piante, che renderà quest’area - una volta dismessi i moduli didattici - un nuovo e riqualificato punto verde per la città».

Ricordato che il progetto prese avvio sotto il proprio mandato come presidente della Provincia, Patrizia Barbieri ha definito l’intervento «Un bell’esempio di come si può lavorare insieme e una soddisfazione non solo per noi, ma per tutta la città. È un risultato che conferma come lo Stato - ad ogni suo livello - sa come intervenire quando occorre una risposta per il futuro, in particolare per i giovani. Per la riqualificazione di quest’area va elogiata l’efficacia della sinergia tra tutti i soggetti coinvolti e vanno sottolineati professionalità e spirito di servizio degli uffici della Provincia”. 

Per il Comune di Piacenza era presente l’assessore Matteo Bongiorni, che ha osservato come “In quest’area ogni scelta, anche quella che porta a rinunciare a qualcosa o crea qualche disagio, è stata pensata nell’ottica di un domani migliore per i ragazzi, che comunque sanno spesso adeguarsi alle novità più in fretta di noi adulti».

In rappresentanza del prefetto Daniela Lupo è intervenuto per un saluto il vicario Attilio Ubaldi, che ha citato il presidente Mattarella e don Milani e ha definito l’intervento “un segnale forte e benaugurante”, nel solco degli interventi di edilizia scolastica che hanno segnato passaggi importanti della storia d’Italia.  Per l’Ufficio scolastico regionale-sede di Piacenza ha preso la parola il dirigente Maurizio Bocedi, evidenziando la bontà del risultato come «frutto della collaborazione istituzionale, che è punto di forza in ogni progetto che va a buon fine».

La dirigente scolastica del liceo Respighi, Elisabetta Ghiretti, ha osservato che «La Provincia - con il quotidiano, silenzioso e impegnativo lavoro di tutti i suoi uffici - dimostra di credere negli investimenti per i giovani. L’attenzione di tutti gli amministratori e del territorio nel suo complesso rendono questa giornata un momento di festa, di gioia e di consapevolezza», mentre la  dirigente scolastica del liceo Colombini Monica Ferri (accompagnata dal responsabile di sede Massimo Trespidi) ha evidenziato che «L’alleanza tra le istituzioni a favore della scuola, e la disponibilità di tutti a lavorare insieme, ha consentito di trovare una soluzione ottimale per il tempo di svolgimento di lavori che erano necessari: una bella lezione anche in termini di educazione civica da trasferire ai ragazzi. Un grazie va alle famiglie, sempre fiduciose nella buona riuscita del progetto». Un saluto lo ha portato anche Dorino Pontello, titolare della Prefabbricati Ferrocostruzioni che ha approntato i moduli didattici, ha preceduto la benedizione dell’area da parte del parroco di San Corrado don Giovanni Marchioni e il rituale taglio del nastro, dopodiché l’appuntamento inaugurale è proseguito con una visita a cura dei tecnici della Provincia, guidati dal dirigente del Servizio Edilizia e Servizi Tecnologici Jonathan Monti.

LA GILDA HA GIA’ PRESENTATO DIVERSI ESPOSTI

Nel frattempo il sindacato Gilda prosegue la battaglia contro i moduli didattici e annuncia di aver segnalato all’Autorità Nazionale Anticorruzione «il mancato coinvolgimento delle rappresentanze dei docenti».  «L’originale decisione dei vertici della Provincia che, in merito all’allocazione in un campo container di decine di classi dei Licei Colombini e Respighi non hanno voluto in alcun modo relazionarsi con le legittime rappresentanze del personale scolastico, tra cui anche la Gilda, è stata oggetto di una segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione da parte della stessa associazione sindacale dei docenti. Oltre al dato politico di non rispettare i rappresentanti di migliaia di addetti, la Gilda degli Insegnanti ha ritenuto opportuno segnalare all’Anac la circostanza chiedendo di verificare la procedura in riferimento al “Piano di sicurezza e coordinamento” previsto dal Dlgs 81/2008, pretendere di voler “coordinare” questioni scolastiche di così rilevante entità senza chi parla a nome del corpo docente pare una cosa assai originale». Recentemente la Gilda degli Insegnanti ha anche presentato esposti sulla vicenda alla Procura della Repubblica, all’Ispettorato del Lavoro, ai Carabinieri presso lo stesso ispettorato, all’Ausl, al Comune e alla Polizia Municipale.

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