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La telemedicina / Farini

L’occhio del medico sale a bordo di tre ambulanze di montagna

Verrà allargata la sperimentazione di telemedicina dell’Ausl sulle ambulanze della provincia dopo che le prime telecamere sono state installate sui mezzi di Bobbio (118), Farini (Croce Rossa) e Ferriere (Pa Valnure)

Prima venivano trasmessi dati e parametri al 118 e al pronto soccorso. Ora il medico può vedere da tre telecamere, in alta definizione, lo stato del paziente, e interloquire con lui e con i volontari che lo hanno caricato a bordo dell’ambulanza. Il servizio è già partito da tre ambulanze di montagna: a Bobbio (dove opera il 118), a Farini (Croce Rossa) e a Ferriere (Pubblica Assistenza Valnure-Anpas). Le prossime postazioni di telemedicina verranno installate sulle ambulanze di Ottone, Morfasso, Gropparello, Pontedellolio, Lugagnano e Pianello.

Grazie al sistema di telecamere, chi opera sul mezzo di soccorso è in contatto video diretto e costante con lo specialista ospedaliero. Questa connessione si affianca e potenzia la trasmissione in tempo reale di parametri vitali, tracciato dell’elettrocardiogramma e messaggistica bidirezionale che già è in essere sui mezzi del 118. Con le immagini in diretta, lo specialista di Emergenza urgenza presente in Pronto soccorso può visionare l’aspetto del paziente per una più puntuale e tempestiva diagnosi, elemento fondamentale sia in caso di politraumi sia di complicazioni neurologiche, cardiache o respiratorie.

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«Il 118 - ha preso la parola alla presentazione della novità Paola Bardasi, direttore generale Ausl - è un’eccellenza di Piacenza. Il sistema di videocamere consente il monitoraggio in video dei pazienti, così le operazioni di soccorso avranno il massimo della sicurezza e della garanzia. Abbiamo un tempo d'intervento in provincia di 12 minuti contro una media regionale di 16. La possibilità di esaminare e vedere il paziente consente di intervenire con consigli e indicazioni durante il trasporto. Siamo partiti dalle aree di montagna, poi estenderemo il servizio in tutta la provincia».

«I volontari di Anpas e Cri arrivano subito - ha dichiarato Stefano Nani, dirigente delle Professioni sanitarie Area Emergenza territoriale 118 -, poi entra in gioco la professionalità della rete del 118. Per questo abbiamo dati sui soccorsi molto efficienti. Il sistema mette insieme le immagini del paziente, i parametri vitali e una connessione telefonica sul posto. Ci si può avvicinare il più possibile ad una diagnosi clinica». Durante la presentazione dell’iniziativa dell’Ausl è stato effettuato un test su un’ambulanza della Pubblica Assistenza Valnure di Ferriere, una delle tre già attrezzate. Il medico Antonio Agosti ha ricordato che da 18 anni si trasmettono i dati dalle ambulanze del 118 e si comunica al telefono. «Ma quello è la preistoria, ora con la telecamera in alta definizione si possono capire molte cose».

Gli interventi del 118 effettuati nel primo trimestre 2023 - ha sottolineato Enrica Rossi,  direttore dell’Emergenza Urgenza 118 - sono stati nel complesso 14.790 (di cui 2.054 codici rossi, 5.352 gialli e 7.315 codici verdi) con 15.375 pazienti trattati con 107 richieste di intervento per l’elisoccorso.

IL TEST: ECCO QUELLO CHE IL MEDICO VEDE

Stefano Nani telemedicina-2

Antonio Agosti-2

«Siamo contenti – ha preso la parola anche Paolo Rebecchi (coordinatore provinciale Anpas) - di questo sviluppo, Piacenza ha sempre dato slancio alle tecnologie, ricordo l'impegno per i defibrillatori. Avere il sostegno di un professionista mentre i nostri volontari arrivano sul posto è un bene. Il mondo del volontariato a Piacenza e in tutta l’Emilia-Romagna è ben integrato con la rete della emergenza». «La telemedicina è il futuro – ha aggiunto Angelo Zanellotti (Cri Farini) - e potrebbe aiutare molti pazienti anche a non effettuare alcuni viaggi dalla montagna per alcune visite». Giorgio Villa, presidente della Pa Valnure, ha sottolineato che la sperimentazione ha toccato per prima un’ambulanza speciale in dotazione alla ex Croce Azzurra di Ferriere: quella donata dalla famiglia di Stefano Zanelli, in ricordo del giovane volontario, scomparso a 24 anni in un tragico incidente stradale.

Soddisfatti del servizio i sindaci dei comuni coinvolti da questa prima fase di sperimentazione. «Ci sentiamo considerati dall'Ausl», dice Carlotta Oppizzi (Ferriere). «Farini ha un gruppo importante di volontari – sottolinea il vicesindaco Antonio Mazzocchi - però la tecnologia aiuta perché siamo lontani. Quest'anno ho vissuto un brutto momento, un infortunio a mia moglie e ho potuto vedere l'impegno e l'efficienza del 118». Presente a questo “battesimo” ufficiale del servizio anche l’assessore regionale Raffaele Donini. «Non è che i problemi dei territori non li vediamo – ha spiegato l’esponente della Regione - è che bisogna trovare le soluzioni con le risorse disponibili. Alla trasmissione di dati ora si aggiunge l'occhio vigile del medico, un po’ come se fosse a bordo dell'ambulanza. Plaudo all'azienda sanitaria che ha pensato di partire dalla montagna, dalle zone più marginali».

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